Immagini e colori hanno un grande potere evocativo e comunicativo per un brand.
Quando si parla di palette colori nella comunicazione di brand dobbiamo scomodare la psicologia del colore.
Ho pensato di scrivere questo articolo per aiutarti a scegliere la tua palette. Ho creato anche un mini percorso gratuito di e-mail che può esserti utile, continua a leggere per sapere come iscriverti.
LA PSICOLOGIA DEI COLORI NELLA COMUNICAZIONE DI BRAND
Per riconoscere il colore ideale della tua marca tieni in considerazione l’identità del tuo brand, il tuo target e i tuoi competitors, ti saranno utili per fare scelte consapevoli e creare la palette colori che meglio ti rappresenta. Puoi aiutarti creando una moodboard, che si usa per raccogliere imput stilistici e cromatici per un progetto creativo.
PSICOLOGIA DEL COLORE BLU
Il blu rallenta la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa e produce un effetto calmante attivando il sistema nervoso parasimpatico.
Porta a reazioni mentali piuttosto che fisiche e permette di tranquillizzarsi e pensare a situazioni ideali.
ll colore blu crea un senso di professionalità, precisione e sicurezza, portando il cliente
a fidarsi della marca.
Per le sue caratteristiche è molto usato tra le aziende high-tech, finanziarie, governative e bancarie.
Poiché produce un’influenza rilassante è, insieme al verde, adatto per marchi di salute e benessere ma è anche uno degli ultimi colori a essere visto essendo anche percepito come distante, freddo e ostile se usato in grandi quantità.
COMUNICARE CON IL GIALLO
Il colore giallo, suscita allegria, stimola l’attività mentale e genera energia muscolare.
Nei toni brillanti e puri, attira l’attenzione, non a caso è usato nella segnaletica stradale di pericolo, infatti l’accostamento al nero è comune in natura tra gli animali pericolosi.
Quando è abusato, può provocare agitazione, nervosismo e ansia, portando le persone a diventare critiche, ingannevoli e mentalmente instabili, specialmente le sfumature più scure che richiamano l’area del cervello associata alla depressione.
Stimolando il lato logico del cervello, il giallo dona una spiccata chiarezza mentale che facilita il processo decisionale, la curiosità e le nuove idee.
Promuovendo la saggezza e l’intelletto è adatto per i prodotti accademici, istruttivi, culturali e anche nel settore dell’infanzia.
Usato molto anche per brand di società energetiche, food e trasporti.
PSICOLOGIA DEL COLORE ROSSO
Il colore rosso, sollecita l’eccitazione fisiologia e neurale attraverso l’aumento della frequenza respiratoria e la pressione cardiaca. É un colore che attira l’attenzione, stimola l’acquisto impulsivo e l’appetito soprattutto se è accostato al colore giallo, è molto usato per la ristorazione, per i fast food e per i prodotti alimentari.
É vitale, per questo associato alla passione, all’amore, al desiderio e alla sensualità, alla lussuria e al potere. Se usato in eccesso può risvegliare l’aggressività.
PSICOLOGIA DEL VERDE
Il verde è un colore che riduce lo stress rilassando i muscoli e aumentando i livelli di istamina nel sangue. Contiene la dilatazione dei vasi sanguigni e i sintomi allergici. In cromoterapia è usato per migliorare il tono dell’umore. É il colore dell’armonia e dell’equilibrio mentale ed emotivo.
È considerato un colore pacifico e stabile, che dona equilibrio e rilassatezza per questo è indicato per brand che parlano di salute, benessere, abbondanza e crescita
IL COLORE VIOLA
Il viola fonde le caratteristiche del colore rosso e del blu, cioè equilibra la stimolazione del primo con la calma del secondo. Ha la capacità di bilanciare le energie fisiche e spirituali ispirando tranquillità e pace mentale. È un colore attribuito alla conoscenza, alla saggezza, alla spiritualità, alla dignità e all’onore ma anche magia e vanità. Se usato in eccesso può causare inquietudine e oppressione.
Le marche che lo usano maggiormente sono quelle che vendono prodotti di bellezza, anti-age, anche ludici o religiosi.
Secondo lo studio di Hallock il viola è uno tra i colori preferiti dalle donne soprattutto da quelle più anziane.
I COLORI NELLA COMUNICAZIONE: IL NERO
Il nero è un colore versatile. La negazione del colore può rappresentare il mistero, l’oscuro, la tristezza e la rabbia tenendo presente anche che fisicamente assorbe la luce al 100% e la trattiene. Trasmette formalità, forza e autorità, potere ma anche eleganza e classicità.
É comune tra i marchi del lusso, sportivi o che vogliono trasmettere autorevolezza o ribellione.
IL MULTICOLORE
I brand multicolore vengono percepiti come giocosi e accessibili. Non a caso, il multicolore richiama un certo contesto economico, infantile e di spensieratezza.
Questi brand hanno iniziato ad apparire con l’avvento di Internet e con la stampa digitale, quando anche quest’ultima ha avuto un prezzo più accessibile.
Bisogna fare attenzione a utilizzare più colori all’interno di un coordinato d’immagine proprio per questa percezione di “poco costoso e immaturità”.
I marchi che usano il multicolore sono soprattuto nell’ambito della tecnologia, social network, sport o divertimento.
COMUNICARE CON IL COLORE BIANCO
Il bianco simboleggia purezza, innocenza, pulizia e pace. Nel design comunica minimalismo e assenza del superfluo. A volte può risultare impersonale, quindi consiglio di maneggiarlo con cura e con la giusta dose. È usato nel settore medico-igienico, funerario, religioso, giuridico e del design.
A proposito di percezione del colore esiste un immaginario collettivo (in cui simboli e immagini creano una memoria pubblica), ed uno individuale. Questo vuol dire che gli input visivi ed emotivi che elaboriamo nel nostro cervello provengono, una parte dalla cultura, dal contesto in cui siamo cresciuti e dalla società a cui apparteniamo, e l’altra invece dal vissuto emotivo individuale della persona, dalla cultura estetica o dal genere sessuale.
Lo sapevi che il significato del colore può cambiare secondo la cultura del paese?
Che il bianco ad esempio simboleggia il lutto in Oriente mentre in Occidente è considerato un colore nuziale?
Questo per dire che il tema del colore è complesso e articolato e quando se ne parla dovremmo contestualizzare sempre, considerarne il periodo storico, il posto, l’ambito d’applicazione. Ad esempio i colori nella comunicazione e nel marketing si usano diversamente rispetto all’arte o alla decorazione.
Riccardo Falcinelli nel suo libro Cromorama cita:
“Il colore è spesso un’idea o un’aspettativa.”
In questa dichiarazione, l’autore parla del colore come archetipo, come modello mentale per cui un oggetto diventa un tutt’uno col colore ed è difficile immaginarlo diversamente. Ecco perchè, se immaginiamo una matita ideale la pensiamo gialla. Questo è il principio su cui, oggi, si fonda la teoria del colore nel marketing e nella comunicazione.
Quando parliamo di brand non dobbiamo dimenticarci mai che la palette colori che usiamo, comunica. Esprime concetti assimilati dal nostro inconscio attraverso soprattutto l’immaginario collettivo e gli archetipi.
La psicologia del colore nel marketing non deve essere una gabbia, personalizza la tua marca e trova il modo di raccontarla. Nel mini percorso gratuito di e-mail: Cinque passi per avere un brand con stile ti insegno come acquisire le consapevolezze giuste per mettere le basi dell’identità del tuo brand. Sono sicura che potrà esserti utile per scegliere i colori migliori per la tua brand identity!
Se invece hai già lavorato al tuo brand scrivimi per fissare una call gratuita e capiremo se la tua identità visiva comunica i tuoi valori.